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Autistico

perso
dentro
la paura
del vuoto
nel lento
tempo
che scandisce
il nulla
e
sottratto
dall'incessante
inquietudine
delle infinite
ombre
tenace
segue
il cammino
della
lunga
solitudine



Il tuo autismo

 ti ho lasciato
solo nel bagliore della luce
ho cercato per te la strada
vai

  vai lontano figlio
non esitare
fuggi l'attimo
lascia indietro
le tue paure



 
Autismo

occhi persi
nelle fantasie della mente
riflettono
mani aggrovigliate
nell'incessante vortice dei pensieri
mentre il sorriso scandisce il lento tempo dell'amore
che si scioglie in una goccia d'acqua
e scivola
via
nell'incertezza del destino


Autismo

non ti lascerò
perso nel frastuono
di un destino solitario


affronteremo insieme
le strade silenziose
di un lungo e difficile cammino

la mia mano seguirà la tua
e quando scivolerà via
resterà solo una lacrima d'amore



follia


 stanchi
delle vostre preghiere
stanchi
delle vostre ossessioni
stanchi
stanchi delle vostre manie
stanchi
dalla debolezza del vostro pensiero
stanchi
di curare le nostre menti
stanchi
della vostra follia



nella notte

nella notte
ho sentito sussurrare
forse gemiti
soffocati dal dolore

la paura d'essere solo
svaniva
e mi trovavo ad andare
nello spazio infinito

nel cammino
ho incontrato sofferenze paure angosce
interminabili colloqui
tanti volti

nella stessa notte ho capito il mistero
e quando venni chiamato al confronto
fu riconosciuto
il mio io

si presero l'anima
imprigionarono il corpo cercarono invano
nella mia ombra
nascosto




solitudine

 quella vecchietta ha lasciato il suo abito nero
e nella notte è ritornata di bianco
ella mi segue
quella vecchietta non è più sola
ella è con me

c'era quella notte
c'è stata altre notti
è riuscita a fermare il tempo
quella vecchietta che prima vestiva di nero
ed ora veste di bianco

lasciatemi solo
le ho chiesto
ella mi guarda
sorride
lasciatemi solo ripeto

ma ella mi guarda
sorride
quella vecchietta che prima vestiva di nero
ed ora veste di bianco
quando ancora mi seguirà
 
 
 
 

Mattanza

dalle
labbra
non
escono
parole
ma
solo
grida
soffocate
nel dolore
e perse
nel frastuono
di un'interminabile
angoscia





sakineh

non
avrò pace
fin quando
il mio cuore
piangerà lacrime
d'amore
e verserà nel dolore
del tuo ingiusto
destino

                          
 

  
dentro il tuo autismo
 
ti seguo negli esili passi di un lento cammino
                                                       misuro le distanze  in un percorso incerto e tortuoso
ogni giorno ti vedo andare un poco più lontano
 ti seguo  fin dove sarò capace
e quando  in là  non potrò più tenere la tua mano
la lascerò cadere
e libero andrai  dove ti porta il vento
tra la  confusione di  un mondo folle che ti è ostile
perso nei  giochi  inesplicabili e confusi della tua mente
sottratto nella libertà del tuo pensiero
chiuso in un cuore errante  colmo d’amore
vai da solo piccolo tesoro
vai fin quando  qualcun altro raccoglierà  la tua mano
e prenderà l’oro che in te è racchiuso